SAFARIR #86

Les Aristocrates

1995

Canada

HISTOIRE DU FA’ RIRE PT.2

Alla fine anche Safarir andrà, poco per volta, a ridurre le uscite e a trasformarsi sempre di più in una rivista per adolescenti perdendo molto della "cattiveria" iniziale e rassomigliando maggiormente a Mad.

Fine Safarir

MAD #93

E.C. Publications

1965

Usa

SE NON SONO PAZZI NON LI VOGLIAMO.

Per tre anni dal 1952 al 1960 la coppia Bill Gaines e Harvey Kurtzman 1952 fu la più invidiata e temuta, nel mondo della satira. Infatti i due riuscirono a vedere la demenza della cultura di massa e a criticarla efficacemente trasformando un giornaletto del costo di 10 centesimi, cifra con cui in quegli anni potevi comprare tre francobolli o mezzo gallone di benzina, in una delle prime riviste di satira del XX secolo.

Fine Mad pt.5

MAD #92

E.C. Publications

1965

IRONIA

Dopo la conquista dell'America i Beatls divennero dei veri personaggi della cultura...

Fine Mad pt.4

MAD #91

E.C. Publications

1964

Usa

POOR RINGO...

Tra i Beatles sicuramente era Richard Starkey il più "fumettoso" oltre a saper rappresentare al meglio la follia inglese del gruppo.

Fine Mad pt.3

MAD #90

E.C. Publications

1964

Usa

INDVINA DI CHI E' IL TRATTO?

Per realizzare l'incredibile e divertentisismfake advertisment con Ringo che pubblicizza uno shampoo alla candeggina ci ha pensato da un certo Frank Frazetta che adesso si trova a disegnare in altri luoghi...

Fine Mad pt.2

MAD #88

E.C. Publications

1964

Usa

IN PRINCIPIO C’ERA…

Tra gli autori e i fondatori di Mad  c’erano William Gaines e Harvey Kurtzman uno tra i grandi del fumetto statunitense. Il suo personaggio più importante, creato nell'ottobre del 1962 insieme al disegnatore Will Elder, è stato Little Annie Fanny, pubblicata sulle pagine di Playboy per circa 15 anni. E' stato È stato inoltre fondatore della rivista Mod e ha collaborato con Trump, rivista satirica di Hugh Hefner, l'editore-direttore di Playboy, Humbug ed Help!.

Fine pt.1

NOT BRAND ECHH #7

Marvel

1967

Usa

LA FOLLIA AL POTERE

Il nome della testata, Not Brand Echh, durata solo 13 numeri ed era un’ironica citazione di una pubblicità dell’epoca in cui si riferiva al Brand X e voleva essere una rilettura folle del mondo Marvel. Nello staff erano presenti Stan Lee, Jack Kirby, Gene Colan, Bill Everett, Tom Sutton, Herb Trimpe, John & Marie Severin e Roy Thomas, mentre il claim del comic era semplice e diretto: Who Says a Comic Book Has to Be Good? E cioè Chi ha mai detto che una rivista di fumetti deve essere per forza buona? In questo numero Ringo compare nel ruolo di lavavetri.

Fine  Not pt.2

NATIONAL LAMPOON #32

National Lampoon Inc.

1972

Usa

UN NOME CHE PESA: SHRIVER

Irriguardosi, volgari, cinici, cattivi e soprattutto irrispettosi verso qualsiasi forma di autorità o mito, i ragazzacci di N.L. non potevano assolutamente lasciar perdere il clan Shirver, l’altra grande famiglia americana, imparentata con la GRANDE FAMIGLIA AMERICANA per antonomasia, i Kennedy, forse la sola grande  famiglia americana. E  così rileggono tutto il disco Sgt. Pepper adattandolo al caso.

Fine National pt.3.

NATIONAL LAMPOON #6

National Lampoon Inc.

1970

Usa

UNIVERSITA’ VUOL DIRE GOLIARDIA

Nato negli Anni Settanta come spin off dell’Harvard Lampoon, – la più antica rivista umoristica mondiale a cui hanno collaborato anche John Updike e Conan O'Brien, fondata nel 1876 e prodotta dagli studenti della Harvard University la più prestigiosa università americana – National Lampoon è un’idea di Douglas Kenney, Henry Beard e Robert Hoffman. In breve si distacca completamente dal magazine madre e si lancia non solo nella carta stampata, ma anche nella produzione e realizzazione di spettacoli teatrali, show in radio e televisione, cinema – Animal House di John Landis con John Belushi nel 1978, ad esempio – diventando in breve un marchio di successo.

Fine National pt.1

SGT.PIGGY’S LONELY HEARTS CLUB COMIC

Pearls Before Swine

Stephan Pastis/Andrew McMeel Publishing

2004

Usa

PERLE AI PORCI

Il californiano ex avvocato Stephan Pastis ha creato una tra le più amate strip da quotidiano americano. Il libro, invece, titolo e cover, sono un omaggio a….?